Faces Of Strangers
Un progetto interattivo, dove i ruoli di artista e spettatore vengono ribaltati. Perciò chi di solito subisce passivamente l’arte, viene invitato a partecipare attivamente nel processo creativo. In questo modo ogni disegno per essere concluso ha bisogno di un aiuto da parte di chi lo guarda. Questo scambio di ruoli, oltre a coinvolgere, ha lo scopo di sottolineare quanto i due soggetti, artista e spettatore, siano sullo stesso piano. Confermando che un’opera d’arte parte da chi la crea, e si conclude in chi reagisce ad essa.
Come funziona
Il progetto è presente su Instagram, dove ogni giorno viene pubblicato un nuovo volto, contenente la scritta “Give a name to this character!” nella didascalia. Gli utenti (chiunque veda il post) sono perciò invitati ad un gioco di fantasia, che ha lo scopo di trovare un nome adatto al personaggio rappresentato. Per partecipare è sufficiente lasciare un commento con la propria proposta, e dopo qualche giorno viene scelto il vincitore. La didascalia viene dunque cambiata con il nome, ed il collegamento al profilo di chi l’ha trovato.
Qui sotto puoi trovare il video che mostra meglio il processo, ed una panoramica del profilo Instagram.
Dichiarazione d’artista
Alle volte incrociamo uno sconosciuto e rimaniamo con la sensazione di averlo già visto da qualche parte. Cerchiamo di ricondurre quei tratti del viso ad un nome. Questa ricerca rappresenta l'essenza di Faces Of Strangers, dove "Strangers" sta per tutto quello che ci è sconosciuto, a partire dalle persone che incrociamo ogni giorno per strada, fino ad arrivare a noi stessi: lo sconosciuto di un altro, e a volte anche nostro.
Questo aspetto ci accomuna. Ci imbattiamo continuamente in quel che non conosciamo di noi e del mondo, e ne abbiamo paura, perché l’estraneo porta il dubbio nella nostra vita. Non fa parte dell’ambiente sicuro che ci siamo costruiti, scombina la nostra quiete. Ma la sua presenza è inevitabile, e se lo chiudiamo fuori, chiudiamo la porta in faccia alla conoscenza, alla possibilità di fare esperienza. Così l’unico modo per “eliminare” lo sconosciuto è accoglierlo, e integrarlo in noi come valore aggiunto. Conoscere il suo nome, e stupirci perché anche gli altri lo riconoscono, anche loro l’hanno affrontato. Così scopriamo che le battaglie del prossimo sono molto simili alle nostre: abbiamo identiche difficoltà, debolezze, emozioni e pensieri. A questo punto ritroviamo noi stessi, noi stessi come esseri umani. Tanto estranei all’altro quanto simili. I nostri volti hanno qualcosa in comune.
“Facing Our Faces” vuole dunque essere una dichiarazione, una presa di consapevolezza che unisce, per dire alle persone che riconosciamo le loro battaglie, perché senza il bisogno di dirlo sappiano di non essere sole.
Dare un nome a uno dei volti significa perciò dedicare un pensiero al prossimo per tentare di aiutarlo, qualunque sia la situazione che sta vivendo. Un sostegno sotto forma di una singola parola, per chi ha bisogno di conoscere l’estraneo che ha di fronte a sé.
Merce ufficiale
Visto l’interesse dimostrato da alcuni partecipanti, sono stati creati degli adesivi, e lo stile dei volti è stato usato per creare delle composizioni più elaborate. Il primo disegno di questo genere (nell’immagine sotto) fonde insieme i poli del bene e del male, ed è stato poi usato per creare la t-shirt ufficiale del progetto.
Filtro Instagram
Uno dei volti più apprezzati è stato trasformato in un filtro AR (realtà aumentata), approvato e pubblicato da Instagram. Lo scopo era rendere il progetto ancor più interattivo, e promuoverlo allo stesso tempo. L’effetto può essere provato andando sul profilo social (link in fondo alla pagina) e cliccando sulla terza icona (le tre scintille) sotto le storie in evidenza.
Character design
Finora sono stati organizzati due tornei che, attraverso il voto degli utenti, sceglievano il volto da trasformare in personaggio completo. Una volta realizzato il disegno, oltre al nome già presente, veniva chiesto ai partecipanti di trovare anche un cognome, completando così l’identità del personaggio.
Obiettivi futuri
1 – Una volta arrivato ad un numero soddisfacente di volti, i disegni con i loro nomi verranno raccolti in un libro, con lo scopo di servire come fonte d’ispirazione per chi produce arte, in particolare i character designer, e più in generale per chi è interessato a raccolte di questo genere.
2 – I personaggi completi (come quelli nelle immagini qui sopra) verranno ulteriormente arricchiti, facendoli diventare protagonisti di brevi racconti. Non è ancora certo se affidare la stesura delle storie e/o la creazione dei personaggi a terzi.
3 – Verrà organizzata una mostra interattiva, che anche offline metterà al centro gli spettatori e la loro fantasia, ma della quale le modalità e i dettagli sono ancora da definire.
4 – Sarà valutata la possibilità di mettere in vendita alcune copie dei volti, sotto forma di NFT (non-fungible token), rendendoli in questo modo delle opere d’arte possibili da collezionare.
Al momento non è ben chiaro come e quanto questi obiettivi possano essere interconnessi tra loro, ed ovviamente ogni proposta di collaborazione è ben accetta. Se in qualche modo siete interessati a dare una mano al progetto, non esitate a scrivere una mail a faces.of.strangers@outlook.com
Attualmente ci sono 1000 disegni!
Vuoi far parte del progetto? Aiutami a trovare il nome per gli ultimi volti!