Premi sul titolo che più ti piace per scoprire il pensiero che si nasconde dietro.

#1 — Cattivi con le persone
Non bisogna essere più cattivi con le persone di quanto esse non lo siano già con se stesse.
 
#2 — Un regalo azzeccato
Sono sicuro che qualunque cosa può essere apprezzata se siamo nella condizione di poterla apprezzare.
Fare un regalo azzeccato perciò suppongo significhi essere pienamente consapevoli delle esperienze di vita dell’altro e dei suoi bisogni, oppure semplicemente avere fortuna.

 

#6 — Una morte attraente
Ogni cosa può dare pace, se siamo tormentati dall’opposto. La noia se siamo indaffarati. Il dolore se ci sentiamo insensibili. Persino la morte, se siamo tormentati dalla vita, può attrarre.
 
#7 — L'equilibrio della solitudine
Il perfetto equilibrio tra i pro e i contro della solitudine fa si che venga difficile definirla come problema, o come soluzione.
 
#11 — I sassi sono meglio dei diamanti
Non tutti i pensieri sono diamanti, ci sono anche i sassi e hanno la loro estetica. Sono la maggioranza e sono quelli che contano in una persona.
 
#12 — Altre possibilità
Gli altri sono le possibilità di quello che avresti potuto essere.
 
#14 — Sopravvivenza negativa
Non dedichiamo mai abbastanza tempo ai ricordi positivi. Forse non è nella nostra natura perché non è funzionale alla sopravvivenza. Ripensiamo piuttosto agli errori per non ripeterli, ci è più utile, anche se compromette la qualità delle giornate.
 
#17 — La sensazione di pensare
Quando svanisce un pensiero si crea spazio per la sensazione che ha suscitato, che perdura di più sullo sfondo.
 
#19 — Le linee dell'arte
La scrittura e la pittura sono la stessa cosa: l’espressione sta nelle linee. Quelle della scrittura sono codificate per un pubblico dove l’unica barriera è la conoscenza della lingua. Quelle della pittura mettono altri filtri, e solo chi entra in contatto con l’artista riesce a vedere il quadro completo.
 
#20 — Persone grigie
Se il cielo sopra la nostra testa è chiaro, riesci a notare di più i piccoli punti neri. Se è scuro, quelli bianchi. Nelle nostre vite nessuno dei due colori dovrebbe prevalere, e la vita sta nei contrasti tra i due. A chi guarda da lontano apparirà grigia, ma è solo una questione di distanza tra le persone.
 
#21 — Le scelte non scelte
Dovremmo scusarci a prescindere per ogni scelta unilaterale.
 
#26 — Sei come ti vedi
Bisogna stare attenti ai pensieri che ci riguardano, plasmano la concezione che abbiamo di noi stessi, determinando il nostro modo di stare al mondo.
 
#29 — Siamo muratori
Ogni minima parola trattenuta nei rapporti interpersonali è un mattone, che potenzialmente può costruire un muro. 
 
#32 — Il pensiero grezzo
È attraverso le parole che vengono lavorati i pensieri. Finché sono in testa restano spunti, materiale grezzo.
 
#34 — Arte estroversa, arte introversa
Ci sono due modi di vivere con l’arte. Il più comune è guadagnare essendo un mezzo, esprimendo le idee degli altri. L’altro, quello più difficile, è incassare abbastanza potendosi permettere di esprimere se stesso. Nel primo caso sono gli altri ad essere il soggetto. Nel secondo è chi crea ad esserlo. L’artista strumento dunque va apprezzato per l’empatia che riesce ad avere entrando in sintonia con il committente. La persona artisticamente egocentrica invece deve essere apprezzata per la ricerca interiore che compie. Sono due forme d’arte distinte, dal confine sottile, l’arte estroversa e l’arte introversa.
 
#42 — Pensieri nei luoghi
Viaggiare significa anche andare alla ricerca di pensieri, che rimangono racchiusi nei luoghi. Una caccia individuale al tesoro, alle gemme che solo noi possiamo vedere, trovare.
 
#48 — Insignificante responsabilità
Accogliere l’essenza insignificante delle nostre vite ci libera della responsabilità di essere qualcuno.
 
#52 — La consistenza del riflesso
Abbiamo bisogno di vedere il riflesso di noi stessi nel mondo. Vederci esistere nell’altro e toccare così la consistenza del nostro essere.
 
#54 — L'anormale normalità
La normalità dell’uomo, essendo stabilita sui comportamenti medi di un gruppo di individui, dà forma ad una figura inesistente. Di fatto dunque diventa sbagliato usare l’aggettivo “normale” in riferimento ad una persona.
 
#58 — Siamo candele, in attesa di scioglierci
Ci sciogliamo pian piano durante la giornata e raggiungiamo nella sera il culmine del nostro essere, come le candele che illuminano quei istanti, mentre la ragione dorme.
 
#59 — La speranza conta
Il futuro di ieri è oggi. Quasi sempre ce lo immaginavamo migliore. Questa è l’illusione della vita: la speranza. Bisogna averla, ma mai contare su di essa.
 
#64 — Buon pessimismo
La visione pessimista della vita può fare da ottima base per il buonumore.
 
#69 — Il tesoro delle parole
Il lettore è un minatore che si fa spazio in mezzo a fiumi di parole, frasi, per trovare quella piccola gemma che corrisponde alla verità che stava cercando, che cambia per un momento la prospettiva sul mondo. Egli estrapola quella pietra preziosa e riflettendoci sopra, la lucida.
 
#70 — Il bambino esterno
Il mondo esterno è un bambino maleducato fuori controllo, che entra nel tuo piccolo, lo mette sottosopra ed esce.
 
#72 — L'economia dell'arte
A subire l’arte viene voglia di crearla. A leggere parole segue il rigurgitare frasi. Come se si volesse svuotare un vaso troppo pieno, sentendo la necessità di equilibrare l’attivo al passivo.
 
#73 — Arte, pensiero, emozione
L’arte non è soltanto l’espressione delle emozioni. È l’espressione di un’idea o pensiero, che va oltre l’emozione, e da cui quest’ultima può aver luogo.
 
#77 — Catturato
Le convinzioni sono trappole.
 
#78 — Vita acquosa
La vita, tuffarsi a capofitto o controllare prima se l’acqua è fredda?
 
#82 — La quiete del momento
Il presente, un rifugio sicuro per la mente.
 
#88 — Modalità manuale del corpo
Più invecchi, più il tuo corpo entra in modalità manuale. “Oramai sei abbastanza grande per potertene prendere cura tu”, ti dice, riferendosi alla tua pelle che comincia a screpolarsi per la secchezza, o al dolore alla schiena. Inizia a responsabilizzarti, prima con delle piccolezze, per poi passare alle faccende più serie. Finché un bel giorno non arriva al cuore.
 
#94 — L'assenza protagonista

Nelle immagini hanno importanza le cosa raffigurate, ma il soggetto non è mai qualcosa di assente.